Il Museo Archeologico di Stabia

Il Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi

Il Museo Archeologico di Stabia

Dal 24 settembre 2020, gli storici ambienti della Reggia di Quisisana ospitano il Museo Archeologico di Castellammare di Stabia. Nuovo spazio museale dedicato all’esposizione di numerosi e prestigiosi reperti del territorio stabiano.

Il Museo Archeologico di Stabia contiene reperti unici in Italia, un patrimonio di arte e cultura da visitare ed ammirare.

Numerosi i reperti in mostra mai esposti prima. Vieni a scoprire questo nuovo museo ricco di storia e cultura affacciato sul golfo di Napoli. Il Museo è facilmente raggiungibile dalla nostra casa vacanza con linee urbane in circa 15 minuti.

L’operazione, curata e promossa dal Parco Archeologico di Pompei, restituisce al patrimonio italiano il più antico sito reale borbonico (edificio simbolo che vanta una storia di oltre sette secoli).

Insieme a preziose testimonianze della vita quotidiana, in particolare quella che si svolgeva nelle ville romane d’otium (lussuose residenze finalizzate al riposo, del corpo e dello spirito, dalle attività e dagli affari) e nelle ville rustiche (simili nella concezione alle moderne fattorie), site in posizione panoramica con “vista” sul Golfo di Napoli.

Museo Archeologico di Stabia

Il Museo Archeologico di Stabia è intitolato a Libero D’Orsi (1888-1977) preside che, negli anni ’50, intraprese la riscoperta delle Ville Stabiane, già parzialmente indagate in età borbonica.

Numerosi i reperti in mostra, alcuni mai esposti prima in Italia. Tra affreschi, pavimenti in opus sectile, stucchi, sculture, terrecotte, vasellame da mensa, oggetti in bronzo e in ferro.

In parte già ospitati nell’Antiquarium stabiano, allestito nel centro cittadino da Libero d’Orsi e chiuso al pubblico dal 1997.

Il percorso espositivo del museo, il cui progetto scientifico è curato dal Parco Archeologico di Pompei, si propone di offrire un quadro complessivo di Stabiae e dell’Ager Stabianus dall’età arcaica sino all’eruzione del 79 d.C.

Le prime sale sono dedicate alla storia della Reggia di Quisisana e alle ricerche archeologiche. Con particolare attenzione agli scavi borbonici e a quelli di Libero D’Orsi.

Si prosegue con Stabiae preromana, illustrata da materiali votivi dal santuario in località Privati (metà IV-fine II sec. a.C.). Riferibili al culto di una divinità femminile, e da corredi funerari dalla necropoli arcaica di Via Madonna delle Grazie. (Dalla seconda metà del VII sec. a. C. alla fine del III sec. a.C.).

Il periodo romano, fino al 79 d.C., è invece ricostruito attraverso un criterio espositivo cronologico e topografico, con alcuni approfondimenti tematici.

Museo Archeologico di Stabia

Nell’area dell’odierna Castellammare di Stabia (Stabiae) sorgevano, in epoca romana, numerose ville d’otium in posizione panoramica. Concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati.

Il percorso di questa fase storica prende avvio dalle celebri ville costruite sul pianoro di Varano. Di cui si presentano gli straordinari apparati decorativi (in particolare affreschi e sculture): da Villa San Marco alla Villa del Pastore, dal Secondo Complesso fino a Villa Arianna.

Pareti e ambienti del Museo Archeologico di Stabia

La scelta di iniziare da Villa San Marco, che con una superficie di 11.000 mq. era una delle più grandi ville residenziali di Stabiae, è motivata anche dalla sua contiguità con l’antico centro urbano e si presta infatti ad illustrare il passo di Plinio sulla distruzione di Stabiae da parte di Silla nell’89 a.C.

Dopo la parte dedicata al pianoro di Varano, si presentano la villa del Petraro (comune di Santa Maria la Carità). Importante complesso che ha restituito decorazioni in stucco provenienti da lussuosi ambienti termali, e quella di Carmiano (comune di Gragnano), cuore dell’allestimento permanente.

Il Museo Archeologico di Stabia contiene reperti unici in Italia, un patrimonio di arte e cultura da visitare ed ammirare. Numerosi i reperti in mostra mai esposti prima.

La villa di Carmiano è una delle circa 50 ville rustiche dell’ager Stabianus, un territorio con numerose piccole proprietà (ville rustiche con estensione tra i 400 e gli 800 mq ) adatte alla coltivazione della vite e dell’olivo.

In questa sezione, un approfondimento tematico dedicato all’alimentazione introduce il visitatore all’esposizione del triclinio di Carmiano.

Il tema del cibo, della sua preparazione e consumazione, è illustrato da vasellame da mensa. In bronzo, terracotta e vetro, vasellame da cucina ed anfore, che offrono uno “spaccato” su un momento importante della vita quotidiana. Quale era quello della convivialità.

Dalla villa di Carmiano proviene un triclinio (sala da banchetto) le cui pareti affrescate sono integralmente riproposte al centro del percorso. Con pitture di tema dionisiaco che richiamano la produzione del vino, attività principale svolta negli ambienti della parte rustica della residenza.

Lo straordinario carro in bronzo di Villa Arianna esposto per la prima volta.

Il carro in bronzo di Villa Arianna, esposto per la prima volta con i suoi finimenti, è lo spunto per approfondire le conoscenze sui lavori agricoli e sulle produzioni tipiche del territorio stabiano.

Il ricco campionario di attrezzi restituito dalle ville (insieme ad anfore e larari da ambienti rustici) chiude il percorso di mostra. Con il tema delle attività produttive che rendevano prospere le ville dell’area stabiana, e vesuviana in generale.

Alcune pareti allestite al museo

Con l’apertura del Museo Archeologico di Stabia viene restituito ai cittadini e ai turisti un nuovo spazio museale, di valore fondamentale per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico campano.

Un museo che integrerà l’offerta culturale e il circuito archeologico dell’antica Stabiae, in rete con i siti visitabili di Villa San Marco e Villa Arianna.

È stato, inoltre, previsto un ampliamento del percorso espositivo. All’interno del quale sarà possibile visitare, dopo molti decenni, la decorazione della rampa che collega il peristilio inferiore con quello superiore di Villa S.Marco. Che sarà poi ricostruita per consentire la fruizione al pubblico.


Orari

estivi: 9.00 – 19.00 (ultimo ingresso 18.00) invernali: 9.00- 17.00 (ultimo ingresso 16.00).

Biglietti

intero: € 6.00 (+ € 1.50 su prevendita online) – ridotto: € 2.00 (+ € 1.50 su prevendita online) – Gratuità come da normativa. Il biglietto di ingresso è acquistabile sul sito Ticketone, unico rivenditore online autorizzato.

chiusura settimanale: martedì

Come arrivare

treno: Circumvesuviana Napoli-Sorrento (fermata Castellammare di Stabia), dirigersi verso Piazza Giovanni XXIII + Linea 5 (fermata Salita Quisisana).

auto: Autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Castellammare di Stabia). Imboccare SS145 per 8,5 km (seconda uscita di Castellammare di Stabia), proseguire dritto su viale Europa, viale delle Puglie e via Panoramica. Girare a sinistra su viale Ippocastani (salita Quisisana).

Prenota subito Stabia Holiday House, la tua casa vacanza per visitare comodamente il nostro nuovo museo archeologico e le tante attrazioni del nostro territorio.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *